Ci sono tormenti che si tramutano in silenzi annegati in taciti assenzi, sono danze chimeriche tra il sommerso e il vecchio irrisolto, che muovono le fila di un bisogno stolto.
Si cammina in bilico come i funamboli, in un complesso di squilibri, gli equilibri sono intricati e talvolta incombono veleni consolidati .
Ci si muove liberamente senza smarrire la via , in un mondo
fragile, pieno di insidie e minacce per vivere con se in armonia.
Bisogna virare pericolosamente e suo malgrado, tuffarsi nel vortice di un violento tornado, senza farsi tarpare le ali, incoraggiare una dimensione di sano egoismo, che non sia narcisismo o estrema seduzione.
Con estenuazione si attraversa un terreno fangoso che non sarà mai un piacere grazioso , con occhi profondi si scava nell’ acquitrino e si appura di non specchiarsi con Caino ma nel soffio evanescente di Abele, che non era un essere crudele.
Caino e Abele eran fratelli che han combattuto cruenti duelli ,Caino era un agricoltore e Abele un pastore, l’ ira e la gelosia provocò in loro eterna amnesia, che li divise, così Caino il sangue fraterno uccise .
I due fratelli vivevano in una babele, erano uno un peccatore e l’ altro un traditore, non si biasimavano e non percepivano tra loro, un fraterno calore .
05/04/2022
Marilù Murra
La seguente opera d’ arte …Autore
Tintoretto
Data
1550-1553 circa
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
149×196 cm
Ubicazione
Gallerie dell’Accademia, Venezia

Argomento di grande attualità. La storia di Caino e Abele ripropone il tema della guerra tra fratelli, tra popoli. Oggi purtroppo assistiamo a conflitti , a orrori , a genocidi, l’uomo non ha ancora frenato la belva umana che dorme in lui.
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