Quante volte avremmo voluto tornare al tempo in cui, con l’innocente perspiscacia dei fanciulli, potevamo rinchiudere tutto ciò che per noi era prezioso dentro ad una vecchia scatola di latta. E all’interno di quel forziere che sempre aveva il profumo di biscotti, tra i bottoni di madreperla, le biglie di vetro, scarpette di bambola e nastri colorati, potervi nascondere dentro, prima ancora che si logorasse per averlo usato invano, anche il nostro cuore.
