Carrozza quattro. Marilù Murra

Una stazione

un treno 

passeggeri sconosciuti

occhio languido

viso umido. 

Ore interminabili

uno sguardo dal finestrino

ti allontana dal tuo paesino, 

un ultimo abbraccio 

un respiro profondo

uno sguardo giocondo. 

Un letto vuoto

osservo  la tua foto. 

Oggi, un posto vacante

ieri, una buonanotte sulla fronte

domani, una telefonata farà da ponte. 

Il cuore tremante

le mani intrecciate

un filo di voce

le giornate volate

parole datate. 

Fuggi lontano

ti aspetterò invano, 

il fischio del treno

le porte chiuse

una valigia d’ amore, 

carrozza quattro

freme un sentimento di livore, 

raggiungerai il lungo viale, 

in un baleno, 

stazione dopo stazione 

la locomotiva risale, 

nella dimora ospitale. 

08/01/2023

(La partenza di un figlio a qualsiasi età e per qualsiasi motivo è un vuoto ) 

PH dal web
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2 pensieri su “Carrozza quattro. Marilù Murra

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