Mi nuotano dentro
come giardini rinnegati,
pensieri inaspettati.
Niente sarà affisso
qualcosa si paleserà.
il mio io è un chiodo fisso.
La mia arte consiste nell’ascoltare un cuore sottovoce,
ormai disabituato a confezionare promesse,
che si inerpica in un sogno feroce.
Nelle mie mani di cartapesta restano ferite di vaghe,
sono piaghe,
convivenze rubate,
barattate all’incantato mondo delle fate.
-Un Filo di seta –
Rabbonisce l’odore
di un incubo insolente,
un umido livore, ormai assente,
vivo di una ricompensa perduta,
una pietosa vittoria combattuta.
Dove è seduta l’inaccessibile sapienza?
su una fioca luce che diventa sussurro,
si imbastisce di tanto in tanto con un filo azzurro,
si utilizza all’ occorrenza
con virtuosa pazienza.
27/03/2023
