Il mestiere di crederci ancora. Marilù Murra

I volti in cui non esisto
mi appaiono come fantasmi fuligginosi,
congelano agghiaccianti lacrime.

Vivo in bianco e nero nei sorrisi sfioriti,
i colori son come baluardi
mi ritagliano il viso,
in me si manifesta uno sfogo improvviso.

Qualcosa urla convinto,
mi ruggisce dentro.
È il mestiere di crederci ancora.

Ho pensieri che baciano
il sapore di una notte oscura,
con il mio io faccio a botte,
intravedo il faticoso livore del vivere,
nuove, impertinenti paure,
sussurreranno poderose sfumature.

Saprò contemplare il vuoto
è sarà amore.

Un giorno accarezzero’ l’armonia,
ora si apre in me
il desiderio di follia,
mi regalo un colorato bouquet
dall’ intenso profumo dell’ironia,
quatto, quatto
fa dimenticare
l’ inquietante malinconia.

13/03/2023


(Ci sono momenti in bianco e nero che non fanno vedere i colori, devono essere superati con l’ intenso profumo dell’ ironia, dimenticando le agghiaccianti lacrime e i volti fuligginosi)

PH dal web

Gli aforismi di Leonarda Brancato

Ho cucito insieme con il filo del tempo ciò che è stato dei miei anni. Ho messo insieme brandelli d’anima e giorni come fossero pezzi di stoffa, scegliendo con cura i ritagli più colorati dei momenti felici.
Ed ecco il grembiule azzurro delle elementari, cimelio del tempo in cui la tabellina del nove sembrava la cosa più difficile al mondo. Poi c’è la sciarpa a fiori scordata in spiaggia dopo avere guardato il tramonto mano nella mano, mentre le onde portavano via un “ti amo” inciso sulla sabbia. Al centro c’è la candida tovaglia ricamata del pranzo della domenica a casa dei nonni e il vestito di velluto rosso dell’attesa dei doni attorno all’albero di Natale. Più in là, perfino la vestaglia di flanella delle sere d’inverno, inzuppata di latte, pappa e lacrime di gioia nel sentire una vocina balbettare per la prima volta “mamma”.
Ciò che oggi ho creato con pazienza è qualcosa di unico al mondo: una grande coperta soltanto mia, fatta di ricordi. Sarà sempre pronta a starmi addosso quando avrò bisogno di sentire un caldo abbraccio o quando dovrò nascondermi dalle paure che fanno battere forte il cuore. Quel nostalgico patchwork sarà certamente magico se potrò ritornare perfino nei luoghi di un tempo. Gli stessi in cui potrò rimanere per poter respirare ancora il profumo buono di coloro che, nei giorni belli, mi hanno donato senza riserve quel bene grande che, come la più calda delle coperte, porterò con me finché avrò vita

Colori dell’ autunno di Marilù Murra

Foglie  svolazzano come uccelli storditi dal vento, si accartocciano

sotto la chioma degli alberi, rivestono le zolle con un tappeto colorato. 

Si adagiano sulla terra uniforme e attendono il sonno profondo della natura che dorme, si ode l’ olezzo  del mosto, ancora c’ è qualche contadino tosto che sfida le intemperie e  le annate nere.

I ricci sono pronti e i boschi attendono grandi e piccini con in mano i sacchettini, il raccolto delle castagne potrebbe non essere abbondante, ma sarà allettante,  

al calar di una giornata incalzante.

 Il maestrale soffia sul rosso, giallo, arancione, marrone e nero, spuntano piccoli i funghetti con un cappellone in testa,  profumati arricchiscono i boschetti per raccoglierne qualcuno bisogna avere una cesta,cadranno le spore e si riprodurranno con fervore.

Animaletti disorientanti conservano  la perfezione estiva in una veste esplosiva e quatti quatti van in letargo per  attendere il freddo beffardo.

26/09/2022

pH dal web

GLI AFORISMI DI LEONARDA BRANCATO


Poi, all’improvviso, arriva l’autunno
con il suo ventoso turbinio di foglie dipinte dal rosso ardore del sole d’estate.
Mentre all’orizzonte appare un grigio cielo carico di tempesta, come a rammentarci che nulla dura per sempre.

pH dal web

I colori della primavera di Marilù Murra

Un pesco in fiore sorride al primo bagliore , il mandorlo decora la natura con cura. Lo sguardo curioso si divincola dal gelo insistente e sfuma i colori di una stagione accogliente.

L: erba tenera è un pasto delizioso per un gregge fazioso, appena recisa emana un odore forte, dopo il temporale si diffonde l’ effluvio della terra , la rugiada brilla sul prato incolto , il candore del passante attraversa l’ inerzia di ogni desiderio sepolto.


Il profumo della rigogliosa vegetazione lambisce le amare note del tempo e suscita un profondo sentimento .

La capinera prudente, sbocconcella con ardore e un canto melodioso gorgheggia nell’ aria con amore, un profumo di rose, gardenie e magnolie, inebriano campi e giardini e scostano il gelido magone.

La natura si risveglia, gli animali escono dalle loro tane, gli alberi danno i primi frutti, le campane suonano a festa e la pace sia desta, siam tutti fratelli, non esaltiamo orpelli ,uniti dobbiamo condividere pesanti fardelli.

Verde bianco e rosso sono i colori della primavera che con amore incarnano l’ emblema della nostra bandiera, a braccetto con il giallo e rosa dipingono una scena fantasiosa ed infine con il glicine realizzano una stagione fragorosa.

Claude Monet, Primavera, 1886