Bisbigli premurosi di Marilù Murra

Scrostate emozioni
mi aspettano all’ uscio,
affronto quesiti fragorosi,
mi crogiolo in bisbigli premurosi.

S’alza l’ invisibile
e dimentico ogni fragilità,
sorpasso la mite ritualità
mi elevò all’impossibile.

Oscillo nel pendolo della vita.

Mi alimento di attimi di compassione,
sfoglio pagine di un libro sbagliato,

imbratto muri di meditazione.

Macino preghiere ammalorate
caparbia di esistere,
in situazioni esagerate.
imparo a non rinunciare.

Così si destituisce l’impronta maestosa del tempo,
ove talvolta si è osannati
talvolta si è scippati.


20/03/2023
( In bisbigli premurosi c’ è

l’ incanto di un amore puro, quello verso se stesso, ci si affida alla preghiera, si imbrattano muri di speranza per destituire l’ impronta del tempo che scorre, osannando e scippando l’ anima della propria essenza.

PH dal web

Giocoliere distratto.

Sfiora con occhi confusi
i biechi minuti,
i colpi pungono come spilli,
tu, zampilli da una fonte pura
anche quando vacilli.

Volteggia liberamente
nel mondo,
accogli il fondo
tra le fessure e i vernacoli
libra serenamente.

C’è sempre un sogno vero
anche in un periodo nero,
il sole sorgerà,

ovunque,
potresti essere esaltato e umiliato da chiunque.

Alza il tuo silenzio
contro le soglie del vuoto,
non incensare te stesso,
rimani un ignoto.

Ti affanni?

Procedi con reticenza,
abbi pazienza!
ripulisci con profonde occhiate
adornati di ali dorate.

Occorre traccheggiare
come un giocoliere distratto
con affanno civettuolo,
se sei in pena
avvolgiti in un lenzuolo,
sii della vita, innamorato,
come un angelo alato.

Tra gli abbondanti cavilli,
sii te stesso,
resta a guardare gli aquiloni cuciti
nei fianchi della vita.

06/03/2023

( La vita è un viaggio frugale, ogni viandante dovrebbe viversi il suo gettone di presenza pienamente, come un giocoliere distratto, anche quando è necessario traccheggiare, la vita è una sfida! )

PH dal web

Vita! un’opera geniale. Marilù Murra

Momenti inaspettati
Percorsi inattesi
Voci strozzate
L’ ignoto bussa alla porta
a braccia alate.

Che cos’è?

La vita

Sorrisi sbiaditi
Corse spezzate
Boati sprezzanti
Amori trepidanti

Che cos’è ?

La vita

Esordi occasionali
Conclusioni inaspettate
Scene mai viste
Voci che narrano storie miste

Che cos’è?

La vita

Strette gelide di mano
Vecchi amici e un caffè
false cortesie e buffet

Che cos’è?

La vita

Colpi alle spalle
Colpi al cuore
Delusioni taglienti, profondo dolore.



Che cos’è?

La vita

Braccia che sostengono
Affetti che sorreggono
Anime che si tormentano

Che cos’è?

La vita

Prigioniera di patimento, giovamento per lo spirito,
essenza e sentimento,
fermento e lamento,
equilibrio che vola via,
follia irrazionale
storia di un’ opera geniale.

Vita! follia irrazionale di un’ opera geniale.

14/10/2022

(Per tutte le vite spezzate prematuramente 🌹)

Marilù Murra

Silenzi assordanti

Sfidare uno sguardo intrepido

Che si ostina in un atteggiamento arrogante ti induce ad un silenzio assordante.

L’eco, il  rumore profondo, il brontolio dell’ esasperato io  rimbomba in un mondo distopico, destati in  un ambiente caotico,percorri un viaggio tra i ricordi ingialliti e riporti sdruciti che riposano nei silenzi infiniti.

Ci sono  momenti in cui pensi di non poter parlare con nessuno,

 perché ti sentiresti inopportuno.

Quel qualcuno  non capirebbe ma scalfirebbe.

Ergi un muro di pace che non è assenza ma semplicemente resilienza,  una forma di autoprotezione per celare ogni tua sensazione.

 Se nessuno conosce i tuoi pensieri,  eviterai tutti i dispiaceri,il silenzio diventa un privilegio e la tua vita non sarà un sacrilegio, rivolgerai un’ apoteosi di sguardi radiosi e fulgidi, ascolterai soltanto te stesso se ogni segreto nel tuo cuore rimarrà impresso.

I silenzi assordanti son parole ridondanti,mute, urlano emozioni  disarmanti , paralizzano gli spiriti doloranti e svegliano luce che cattura ogni dono da esibire e non infierisce  quell’ espressione stravolta dalla rabbia che altera un volto, come se fosse chiuso  in una gabbia.

07/05/2022

Marilù Murra

Giorgio de Chirico, Le muse inquietanti (1925 [1947]; olio su tela, 97 x 67 cm; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea)

Caino e Abele di Marilù Murra

Ci sono tormenti che si tramutano in silenzi annegati in taciti assenzi, sono danze chimeriche tra il sommerso e il vecchio irrisolto, che muovono le fila di un bisogno stolto.


Si cammina in bilico come i funamboli, in un complesso di squilibri, gli equilibri sono intricati e talvolta incombono veleni consolidati .


Ci si muove liberamente senza smarrire la via , in un mondo
fragile, pieno di insidie e minacce per vivere con se in armonia.


Bisogna virare pericolosamente e suo malgrado, tuffarsi nel vortice di un violento tornado, senza farsi tarpare le ali, incoraggiare una dimensione di sano egoismo, che non sia narcisismo o estrema seduzione.

Con estenuazione si attraversa un terreno fangoso che non sarà mai un piacere grazioso , con occhi profondi si scava nell’ acquitrino e si appura di non specchiarsi con Caino ma nel soffio evanescente di Abele, che non era un essere crudele.

Caino e Abele eran fratelli che han combattuto cruenti duelli ,Caino era un agricoltore e Abele un pastore, l’ ira e la gelosia provocò in loro eterna amnesia, che li divise, così Caino il sangue fraterno uccise .

I due fratelli vivevano in una babele, erano uno un peccatore e l’ altro un traditore, non si biasimavano e non percepivano tra loro, un fraterno calore .


05/04/2022
Marilù Murra

La seguente opera d’ arte …Autore
Tintoretto
Data
1550-1553 circa
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
149×196 cm
Ubicazione
Gallerie dell’Accademia, Venezia

Voci mute di Marilù Murra

Voci mute si aggrappano in un assordante silenzio ,si ode un rombo e un boato, un sospiro profondo travolge un giovine adirato.

Dipinge con tempere colorate questo mondo screanzato che non lascia scampo al vivere giocondo , solingo rimane inerme nel suo silenzio fragoroso e la notte infrange il suo pensiero chiassoso .

Spunta l’alba, bianco e’ lo spuntar del sole ,la sua voce rotta dal pianto, non preannuncia un giorno di incanto, aleggia la morte nei suoi occhi spenti che ammaliano con portamenti ridenti.

Vorrebbe allungare la mano con il palmo volto verso l ‘ Alto, la ritira e stinge il pugno ,serra le dita e si chiude nella quiete della solitudine,
vorrebbe urlare per alleviare il dolore
ma mente per celare il pudore .


Corre per ricominciare,si allontana dai soprusi per dimenticare ,attacca per istinto, osserva l’ orizzonte variopinto,approfitta del ritmo sinuoso , recupera un fil di voce nel profondo
riposo; filtra le urla di un terreno fangoso e avanza in un silenzio misterioso.

21/03/2022
Marilù Murra

Il Silenzio è una delle opere più significative di Giorgio Kienerk e ci trasporta agli inizi del Novecento, quando gli artisti esploravano l’imperscrutabile per cercare di sopportare meglio le avversità del reale.