Ho aperto un cassetto
c’era polvere di stelle
era svanito il rispetto
le belle parole non erano
più perle
ma eran sberle.
Era un cassetto disordinato
c’ era un pugno arrabbiato
un sorriso inquinato
un bambino abbandonato.
L’ho tenuto in equilibrio
sulle mie gambe forti,
pensando ai futuri conforti
non c’ era più fermento
ma semplicemente tormento.
Amori finiti
sogni infiniti
ricordi seppelliti
palpiti smarriti,
c’ eran tutti quanti
ed eran in tanti.
Ho ceduto tremante,
intollerante,
ho riposto il cassetto
e mi sono detto
“vita corri che io t’ aspetto”!
Poi un dì mi sono alzato,
in un istante
mi son sentito rinforzato,
ho ringraziato il cielo
per avermi aiutato
con fervore e zelo.
Polvere di stelle
brillava sulla mia pelle
in un mondo bruto e ribelle,
c’era poi,
chi portava il suo aiuto
in uno spazio disorientato e sperduto.
18/02/2023
(Il cassetto dei ricordi rappresenta la presa di coscienza, le brutalità che ci circondano e che fanno toccare il fondo, che vengono superate grazie all’aiuto di chi veramente sa stare al mondo portando il suo aiuto, quello vero. )
